Smarriti, senza pastore

Insegnamento 2025/18 del 02 novembre 2025 “Date voi stessi” Mc 6,34-37

Cari amici,

Nel sentirci rivolto l’invito “date voi stessi loro da mangiare” un po’ mi prende l’ansia. Tempo fa un sacerdote spiegava così queste parole: “date voi stessi” può avere due significati, il primo è nel senso di procurate voi il cibo, nel secondo è nel senso di date la vostra vita, il vostro corpo, il vostro tempo come cibo per loro. Il primo è in senso materiale, il secondo in senso simbolico, racchiude cioè l’idea di fare della propria vita un dono per gli altri. Entrambe le cose mi mettevano paura, mi sembravano al di sopra delle forze e delle possibilità; tanta è la povertà nel mondo che vedo intorno a me, ma anche tanta è la mia resistenza interiore a spendere me stesso per gli altri, ci sono le mie impuntature, il mio orgoglio, i momenti di fatica.

Il brano che vi ha fatto leggere di Marco 6,34-37, ha il suo motore interiore, nella compassione che Gesù ha per gli uomini, quella compassione è anche per noi, per la nostra fragilità, per le nostre impuntature, per il mio orgoglio, per la mia fatica.

Trovo in questo brano due verità: c’è l’amore e la tenerezza di Gesù per gli uomini e c’è anche la chiamata che Dio fa tutti gli uomini di condividere l’amore tra di noi, questa è la vera soluzione alla sofferenza e al male del mondo. Dio ha pensato agli uomini come oggetto del suo amore, ma anche come esseri che possono amare. Qui sta il limite dell’umanità, della creazione intera, della non accoglienza dell’amore da parte dell’uomo e nella non condivisione dell’amore da parte dell’uomo.

Riconoscere questo bisogno fondamentale dell’uomo, il dover imparare cos’è l’amore vero, amore che ci può legare con Dio e tra noi e risolvere ogni guaio, è la via che Gesù ci propone. Alla gente che vede smarrita, Gesù comincia ad insegnare molte cose, questa era la prima necessità dell’umanità: imparare a vivere.

È proprio la nostra debolezza, la nostra incompletezza la prima testimonianza che possiamo dare, l’unica cosa che sappiamo è che nell’amore Dio ci soccorrerà.  Amandoci gli uni gli altri Dio ci soccorrerà, questa è la nostra prima testimonianza.

Il comando che Gesù dà prima di distribuire i panni e i pesci, e cioè “date voi stessi da mangiare” ci coinvolge, ci dice che quello che fa lui siamo chiamati a farlo noi. 

I discepoli dicono ma dobbiamo andare a comprare cibo per tutti? Perché no? Non può essere un obbligo condividere con gli altri, così quella domanda rimane in sospeso, ma rimane per noi. Quando vediamo qualcuno che ha fame che dobbiamo fare? Andare a comprare da mangiare? 

Di fronte alla povertà degli altri e nostra, Gesù ci invita ad entrare nell’amore di Dio, proprio là dove siamo poveri sentirci amati e dove siamo ricchi vivere la gioia del dono.

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