La gente dice?

Insegnamento 2025/12 del 18 maggio 2025 “Dice la gente?” Mc 8,27

Cari amici,

Ho vissuto la messa dell’inizio del pontificato di Papa Leone. La morte di Papa Francesco mi aveva lasciato un grande vuoto, perché con lui avevo vissuto un grande cambiamento, riguardo la figura del Papa, al modo che aveva lui di presentarsi, a come pensava la chiesa e la sua funzione nella chiesa e nel mondo.

Così ho sentito la necessità di andare a vedere, di celebrare l’eucarestia assieme al nuovo Papa, per, se si può dire così, agganciarlo. O meglio agganciare me a lui, alla sua idea di Chiesa, alla sua idea del suo servizio, cercare un’armonia con il suo modo di essere Papa.

Non ero mai stato alla messa di inizio del ministero di un Papa, in questa messa si fa molto riferimento a Pietro, dirò forse una cosa banale che sappiamo tutti, ma lo sappiamo perché ci viene detto, che cioè il Papa e il successore di Pietro e nella liturgia, questa cosa si vede torna sempre in ogni parola e preghiera. Cioè Papa Leone non è il successore di Papa Francesco, ma è il successore di Pietro. Ci si riallaccia sempre al mandato di Gesù, di pascere le sue pecore, la sua chiesa.

Certo, papà Leone ha citato anche altri papi, ha parlato prima di tutto di Francesco un paio di volte, ha parlato anche di Papa Leone XIII, da prende il nome, ma sempre in quanto questi papi sono fedeli al mandato iniziale, quello di Gesù. È Cristo l’origine di tutto. 

Questo prendo dalla messa vissuta con il nuovo Papa, e rinnovo per me una cosa che per le cellule è fondamentale, il mandato è di Gesù, è Gesù che ci invia, la fedeltà e a lui, al suo mandato: andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ogni creatura. (Mc16,15). 

Serve, credo ritrovare una forza come Cellule per essere fedeli a questo mandato, vivremo il giubileo con Papa Leone a inizio giugno, vivremo subito dopo anche il seminario internazionale delle Cellule, sono eventi che ci riporteranno al cuore dell’esperienza delle cellule, del servizio delle cellule nella chiesa: portare il Vangelo, essere testimoni del Vangelo in maniera esplicita e parrocchiale. 

Un tema che Papa Leone ha sottolineato è quello dell’unità, ne ha parlato più volte come parte centrale del suo servizio. Queste due cose insieme ho preso per noi, così vi rinnovo la richiesta di fare ciascuno, per quello che può, tutto il possibile, per ricreare una forte unità tra di noi, ci sono anche altre iniziative parrocchiali: ritiri, corsi, le vacanze estive, tutte occasioni per rinsaldare le relazioni tra di noi e anche con altri che non partecipando alle cellule e collaborano come noi all’evangelizzazione, alla vita della nostra comunità.

C’è questa richiesta che ho fatto di pensare un modo di presentare le singole attività parrocchiali alla comunità, e penso sia a chi frequenta la messa, il catechismo, la mensa provvidenza, la caritas, e anche a non viene ma abita nel nostro territorio, a chiunque si affaccia in chiesa. Vi rinnovo la richiesta di sentirvi parte di questo momento in cui riflettiamo in fondo anche sulla nostra identità e su come riusciamo a esprimerla, riflettiamo anche su come gli altri ci vedono e quanto riescono a comprendere ciò che ci anima nel cuore.

Cosa diresti della nostra comunità, del nostro modo di vivere il Vangelo, di testimoniarlo, di annunciarlo? Cosa dice la gente di noi, cosa pensa? Cosa serve che facciamo per essere più efficaci nell’evangelizzazione e nella testimonianza del Vangelo?

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